Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza di navigazione. Accettando questa informativa dai il consenso al loro utilizzo. OK Voglio saperne di più

Blog

  • Home
  • Blog
  • Le tradizioni del veronese
  • La barca di San Pietro
  • 3390

    La barca di San Pietro

    La notte tra il 28 e il 29 Giugno, secondo la tradizione popolare, è la notte del veliero di San Pietro.

    Questa usanza diffusa soprattutto in Veneto, Trentino e Lombardia, prevede che si  lasci un contenitore di vetro riempito d’acqua all’aperto, in un prato o sul balcone, e si faccia colare dell’albume d’uovo al suo interno. Durante la notte, l’albume andrà a creare delle forme che ricordano un vero e proprio veliero.


     

    Secondo la credenza, l'apostolo San Pietro (che era un pescatore) andrebbe la notte a soffiare all'interno dei contenitori dando vita alla barca.

    I contadini più legati all’agricoltura leggevano la forma del veliero come una previsione meteo d’altri tempi: le vele aperte e larghe stavano ad indicare giornate di sole splendente ed un'ottima annata, vele chiuse e strette sarebbero sintomo di piogge in arrivo.

    Ma come tutte le storie più romantiche, anche questa ha una spiegazione scientifica: l’albume è più denso dell’acqua e, grazie all’escursione termica tra il giorno e la notte, tende a restare sul fondo del contenitore.

    Il suolo, dopo una giornata di sole, trasmette il proprio calore alle molecole di acqua che iniziano a salire verso la superficie, trascinando con loro l’albume. Durante la notte si creano così le vele della tradizionale barca di San Pietro!

    E come dice il vecchio saggio “Se piove a San Pietro, piove per un anno intero”.

    Cin Cin,

    VM

     

    Condividi sui social network